La cocaina, secondo una serie di studi, ha origini antiche: un tempo era molto diffusa tra i popoli del Sud America, che ne masticavano le foglie per dimenticare la fame e le fatiche quotidiane, anche se per poco tempo.
Questo arbusto è apprezzato da secoli per i suoi effetti sull’umore e sul comportamento di chi ne fa uso e, al giorno d’oggi, è tra le droghe più usate a causa delle sue elevate proprietà stimolanti.
La cocaina può essere assunta fondamentalmente in due modi, ovvero tramite inalazione o in forma di fumo. Nel primo caso la polvere viene disposta a strisce su un ripiano uniforme e “sniffata”, questo il termine gergale, tramite cannucce; nel secondo è resa fumabile attraverso particolari processi chimici.
Naturalmente una maggiore velocità di assorbimento determina effetti più immediati, pesanti e deleteri.
Chi fa uso di cocaina ne ricerca la capacità di instillare buon umore, leggerezza, euforia, talvolta con un aumento della libido e della socialità.
Queste sono, ovviamente, le conseguenze iniziali, superficiali, presto sostituite da sintomi di carattere diverso.
Con il passare del tempo si verificano le allucinazioni visive, uditive e tattili, ad esempio le cosiddette cocaine bugs, ossia la sensazione di cimici che si muovono sulla pelle e che portano il soggetto a farsi male da solo pur di liberarsene.
Questi deliri sono la prova di una progressiva distruzione delle cellule cerebrali: la cocaina altera la struttura del cervello e può portare a vere e proprie psicosi.
Al tempo stesso, questa sostanza genera una grave forma di dipendenza, abbiamo ritenuto opportuno approfondire l’argomento con gli esperti del San Nicola, centro di eccellenza per la disintossicazione, impegnato da sempre contro le dipendenze da stupefacenti.
Uso compulsivo di Cocaina e crisi di astinenza
Al Centro San Nicola numerosi tossicodipendenti sono riusciti a riprendere in mano le redini della propria vita, rinunciando per sempre alla cocaina.
Il processo, ovviamente, non è affatto semplice: la dipendenza da una simile sostanza è complessa e legata a più fattori. Di grande rilievo è l’elemento psicologico, connesso alle crisi di astinenza che si verificano in coloro che non hanno la droga a disposizione.
Possono presentarsi episodi di forte ansia, aggressività, irritabilità, paranoia, depressione.
Chiamato anche sindrome da privazione, questo fenomeno ha persino delle manifestazioni fisiche: non di rado chi è in astinenza va incontro a nausea, vomito, tremori in tutto il corpo, insonnia, anoressia e altri disturbi alimentari.
Questo perché il cervello, ormai abituato alla sostanza, la richiede trasmettendo una serie di stimoli.
La velocità con cui si sviluppa l’astinenza è soggettiva e varia da persona a persona, anche se di solito la fase più problematica è quella che va dalle 48 alle 72 ore dopo l’ultima somministrazione.
La dipendenza da cocaina può nascere dopo pochissimo tempo, soprattutto se si ricorre all’assunzione per inalazione.
Inoltre, questa droga è tanto pesante da provocare il pericolo di continue ricadute anche dopo mesi, motivo per cui noi del Centro non smettiamo mai di monitorare il processo di recupero e ripresa di chi opta per il nostro aiuto.
Terapie e programmi di riabilitazione
La tossicodipendenza è una vera e propria malattia e va quindi curata in strutture apposite. Centri di questo tipo, nella maggior parte dei casi, si occupano non solo di coloro che soffrono di dipendenza da droghe, ma anche degli alcolisti e, in generale, di chi non riesce a rinunciare alle sostanze psicoattive.
È semplice trovare online la struttura più vicina alla propria abitazione, a seconda della regione in cui si vive.
Sarà possibile usufruire di trattamenti di tipo sia socio-comportamentale sia farmacologico, anche se per quanto riguarda questi ultimi il Dipartimento Politiche Antidroga informa che non ne esistono di sicuri ed efficaci al 100%. Le reazioni e i tempi di ripresa sono variabili e, spesso, sono influenzati dal carattere e dal comportamento del soggetto interessato.
Ovviamente le ricerche continuano e i risultati ottenuti sono sempre più incoraggianti. In un centro specializzato per ogni persona sarà creato un programma individuale, che si differenzia sulla base di fattori quali i motivi che hanno spinto a drogarsi e le modalità di assunzione della sostanza.
In molte strutture, inoltre, si presta aiuto anche ai familiari: si organizzano dei veri gruppi di supporto, ai quali si partecipa volontariamente per condividere emozioni, paure, speranze e suggerimenti su come affrontare una situazione tanto difficile.