Questa è la storia di come ho smesso di fumare e di come ho combattuto la voglia di ricominciare.
Ora sono due anni che ho smesso, due anni di libertà dal vizio del fumo, due anni privi del desiderio di ricominciare che però sono solo la fine di un lungo periodo di tira e molla con la sigaretta.
Ti racconto la mia storia.
Nasco nelle Marche, in Provincia di Ancona, 34 anni fa con un fisico tutt’altro che forte, i primi anni infatti li passo tra i dottori che alla fine decidono di operarmi alle tonsille per far fronte alle continue influenze.
Per carità, nessuna malattia particolarmente grave, ma questo stato di continuo raffreddamento è accompagnato da un’importante allergia alle graminacee che mi provocava attacchi di asma.
Durante l’adolescenza ho subito un lungo trattamento anti allergico che avrebbe dovuto evitarmi gli attacchi. I dottori avevano ragione, con lo sviluppo non ho mai più avuto attacchi.
Il mio passato comunque ha fatto sì che i miei polmoni non siano mai stati forti quanto i miei coetanei.
L’età passa, e all’età di 14 anni entro in contatto con un gruppo di amicizie che mi fanno avvicinare al tabacco, il danno era fatto.
Dai 14 anni fino ai 24 anni, ignorando le più basiche delle regole di giudizio, ho fumato circa un pacchetto di sigarette al giorno.
A differenza di altri, io sentivo gli effetti di ogni singola sigaretta, tranne che per brevi momenti non sono stato un fumatore felice.
Tosse, affanno, respiro corto e paura delle conseguenze mi accompagnavano costantemente durante tutte le giornate.
La mia situazione fisica non mi lasciava scampo, dovevo diminuire il numero.
Devo ammettere che non ho avuto particolari difficoltà a passare dalle 20 alle 5 sigarette al giorno, era la soluzione migliore e più ovvia da fare.
Dai 24 anni fino ai 30 ho regolarmente fumato una media di 5 sigarette con poche eccezioni particolari come lunghi weekend o vacanze dove superavo il numero, ma mai ai livelli precedenti.
Durante questi anni ho provato diverse volte a smettere di fumare, a volte c’ero anche riuscito per qualche mese, ma alla prima occasione sbagliata mi ritrovavo con la sigaretta in bocca.
Ogni volta che riaccendevo la sigaretta mi sentivo un fallito, sentivo immediatamente su me stesso gli effetti del fumo, ma come un tossico ritornavo alla mia dipendenza.
Il primo passo verso la liberazione l’ho fatto grazie al libro di Allen Carr “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo“.
Probabilmente avrai sentito parlare di lui, è un libro molto utile nella teoria, però mancava quel lato pratico da associare.
Grazie al libro ho smesso di fumare per circa 6 mesi, poi come al solito ho ricominciato con le mie 5 sigarette al giorno.
Ora dirai, ma se fumi solo 5 sigarette al giorno che ti importa smettere, tanto non fanno nulla.
Purtroppo o per fortuna non è vero, anche una sola sigaretta al giorno aumenta vertiginosamente le probabilità di ammalarti di una malattia fumo-correlata.
Io non volevo e non voglio rischiare.
Dovevo smettere.
Allora ho fatto un balzo in avanti, ho associato le idee trovate nel libro di Allen Carr e le ho ampliate in un contesto più ampio, l’ho personalizzato su misura.
Ora, grazie al mio metodo, ho smesso di fumare da 2 anni, ma non è tanto la cifra a dover impressionare, la vera vittoria è che non provo più desiderio per le sigarette, anzi ora le vedo per quello che sono, una vera schifezza.
Contenuti dell'articolo
Cosa succede quando smetti di fumare
Molti hanno paura delle conseguenze e degli effetti di chi smette.
Non a caso smettere di fumare è il primo buon proposito dell’anno non rispettato (fonte).
Molti sono terrorizzati di aumentare di peso, altri pensano che non avranno più un momento di rilassamento, altri temono di non poter affrontare i momenti di stress.
Questi pensieri sono tipici del fumatore che ha paura di smettere anche se dentro di lui sa bene che deve farlo per il suo bene.
Queste paure sono del tutto normali perché frutto di un lavaggio del cervello profondo portato avanti da decenni di propaganda da parte delle multinazionali.
La verità è che se smetti di fumare non toglierai nulla dalla tua vita, ma anzi ne aggiungerai altre.
Chi smette di fumare non solo migliora la sua salute, anche se lo fa nettamente, ma soprattutto migliora la sua autostima.
L’autostima è la valutazione soggettiva che diamo a noi stessi, la percezione del nostro valore come individuo singolo e sociale.
Chi ha una bassa autostima non ha fiducia nelle proprie qualità e quindi difficilmente raggiunge risultati importanti, al contrario chi ha un’alta autostima di se stesso conosce bene il suo potenziale nel raggiungere i propri obiettivi.
Questo potrebbe essere come il cane che si morde la coda, l’individuo con bassa autostima sottovaluta il suo carattere e pertanto non smette di fumare.
Tuttavia, un gesto totalmente sotto il nostro controllo come lo smettere di fumare può essere il grilletto positivo che fa esplodere la scintilla di una nuova ondata di autostima.
Ed è proprio questo quello che succede quando si smette di fumare, si apporta una nuova visione di se stessi così importante in un mondo difficile e competitivo come il nostro.
Ho parlato dell’importanza dell’autostima, ma non dimentichiamo i benefici sulla salute come riduzione del rischio di cancro e di infarto e maggiore aspettativa di vita.
Per approfondire leggi i benefici di una vita libera dal fumo
Il desiderio della sigaretta nella società
Perché il fumatore trova così difficile smettere di fumare?
I motivi principali sono due, il primo fisico e il secondo mentale.
Il motivo fisico è legato agli effetti biologici della nicotina, la sostanza che genera la dipendenza. La nicotina infatti agisce ai livelli profondi del cervello legandosi con recettori cerebrali coinvolti nella sensazione di piacere.
Agendo a livello neuronale, la nicotina è un forte stupefacente in grado di generare rapidamente il meccanismo di astinenza e dipendenza.
Nonostante la forza della nicotina, la dipendenza fisica è facilmente superabile.
Il motivo mentale è il vero legame indissolubile che lega milioni di fumatori al vizio del fumo.
La dipendenza psichica infatti è generata da decenni di propaganda molto efficace e professionale sulla sigaretta.
Negli anni, le aziende hanno costruito l’immagine del fumo in maniera ineccepibile, sono riusciti con il lavaggio del cervello a farci credere che senza la sigaretta la nostra vita sia stressante e priva di gioia.
Il metodo infallibile per smettere di fumare
Esiste un metodo infallibile per smettere di fumare?
Se per infallibile intendiamo che funzioni nel 100% delle persone, bé allora la mia risposta è semplicemente no.
In natura non esiste la perfezione e la certezza assoluta se non per la morte, chi ti promette il 100% del risultato ti sta mentendo.
Quello che esiste invece è un metodo grazie al quale molto probabilmente riuscirai a smettere di fumare.
Prendi il libro di Allen Carr, ha aiutato milioni di persone a smettere di fumare, ma non a tutti. La statistica è dalla sua parte, ma non un è un metodo infallibile.
Il fatto che non esista un metodo infallibile è legato al fatto che non siamo tutti uguali, ognuno reagisce agli stimoli in maniera univoca e personale.
Considera inoltre che un metodo per essere valido deve avere la fiducia totale dell’individuo.
Un fumatore se ha un atteggiamento diffidente nel metodo presentato significa che non è ancora pronto a smettere.
Chi è veramente consapevole della trappola del fumo, allora sarà più aperto e predisposto al metodo.
Io ho un mio personale metodo fatto di tappe che nel mio caso ha funzionato, ora sono due anni che non fumo e sono fiducioso per il futuro perché ho veramente perso il desiderio al fumo, la catena che imprigiona la mente del fumatore per anni.
Sconfiggi quella e non fumerai più.
In questo momento ti starai chiedendo, ok qual è il metodo che ha funzionato con te?
Ti dirò brevemente le tappe:
- Consapevolezza che dovevo smettere;
- Lettura del libro di Allen Carr;
- Ho smesso per sei mesi;
- Ricaduta;
- Analisi della ricaduta
- Ascolto del mio organismo;
- Focus sul problema;
- Cambio di mentalità;
- Ho smesso;
- Attuazione degli esercizi.
Un metodo in 10 tappe, nulla di impossibile, anzi ora che l’ho fatto ho compreso che è stato piuttosto facile smettere di fumare.
Voglio smettere di fumare: come evitare le ricadute
Smettere di fumare non è la parte più difficile, il tuo organismo è intossicato e noterai i vantaggi di smettere sin dalle prime ore senza sigarette.
Il vero scoglio da superare sono le ricadute quando ti senti meglio, quando respiri bene, quando hai energia e risultati nella vita, e allora scatta il mostro della dipendenza che ti farà pensare: ma cosa vuoi che mi faccia una sola sigaretta il giorno di Natale con famiglia e amici?
Ed ecco che si sei dentro un’altra volta, dopo mesi senza fumo ti ritrovi al punto di partenza.
So bene come ci sente perché anche io ci sono passato decine di volte, avevo sottovalutato la potenza del vizio.
Devo anche ammettere che secondo me non è possibile smettere di fumare definitivamente se prima non si hanno alcuni fallimenti alle spalle.
I fallimenti sono un’occasione di crescita e analisi in molti campi della vita.
Considera che nella Silicon Valley una delle prime domande che ti fanno è il numero di aziende fallite alle spalle e la mancanza di fallimenti è vista come mancanza di esperienza.
Lo stesso concetto è applicabile con il vizio del fumo.
L’errore che non si deve fare mai è vedere il fallimento come definitivo, il fallimento va visto in ottica positiva come occasione per crescere.
Dopo aver fallito un paio di volte, allora e solo allora sarai pronto per smettere di fumare definitivamente.
Le ricadute possono essere evitate solo dopo un profonda presa di coscienza circa la relazione tra noi e il fumo e con l’eliminazione del desiderio.
Ho smesso di fumare: considerazioni finali
Immagina la gioia che proverai quando finalmente sarai libero dal vizio del fumo.
Urlare dentro la propria testa “voglio smettere di fumare” e poi non fare nulla per ciò non solo ti distrugge la salute, ma anche l’autostima che ha i per te stesso.
Ho passato anni e anni di alti bassi per colpa del fumo, ma dopo un profondo cambiamento nel modo di pensare ho capito finalmente di aver sconfitto il mostro del fumo.
Io ce l’ho fatta, io non sono un alieno, sono un umano proprio come te e pertanto anche tu puoi smettere.
Il percorso per smettere di fumare è fatto di diverse fasi di consapevolezza, non avere fretta di voler raggiungere tutto e subito, serve tempo per smettere senza ricadute perché il lavaggio del cervello circa il fumo è forte e difficile da sconfiggere, ma una volta sconfitto il desiderio svanisce per sempre.
Ecco perché il mio miglior suggerimento è smettere oggi stesso e fallire, ricominciare e poi fallire ancora, i fallimenti saranno il tuo miglior insegnamento per crescere come un individuo libero al 100% dal vizio del fumo.
Alessandro